TESI L’anziano nell’istituto: una realtà sempre in crescita. Aspetti e riflessioni del contesto attuale.
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Autore: Dott. Gabriele Olivieri Animatore Geriatrico - Pedagogista A.N.P.E. (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani)
La ginnastica o meglio la psicomotricità detta in gergo più tecnico, riveste una notevole importanza ai fini di una migliore consapevolezza della propria ed altrui corporeità. Ciò vale per i bambini, ma anche per gli adulti, e ancor di più deve essere al centro della rieducazione funzionale e psichica delle persone anziane. Soprattutto coloro che sono stati colpiti da emiparesi o da ogni altro tipo di deficit possono beneficiare di tale attività. Si è visto inoltre che facendo ciò in gruppo, viene stimolata anche la socializzazione, perché è anche un modo di stare con gli altri, rispettando però le distanze che intercorrono tra ogni individuo. Nella parola stessa “psicomotricità” è insita la connessione della mente con il corpo: tale attività appare certamente nelle mansioni del fisioterapista, ma può anche essere campo di lavoro per chi tratta l’individuo da un punto di vista psicologico e sociale come lo psicologo o l’animatore. Le due figure non sono allora in conflitto, bensì si vanno a complementare. Qui in istituto la psicomotricità viene svolta due volte la settimana: il martedì pomeriggio ed il venerdì mattina. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi perché sono troppo numerosi, e in effetti era impensabile poterli contenere tutti agevolmente negli appositi spazi. Al martedì pomeriggio vi è solo il fisioterapista, in quanto io sono presente in istituto alla mattina con altre attività. Invece al venerdì mattina ci ritroviamo insieme, ed io collaboro a tale pratica: è comunque da sottolineare che ciò è di pertinenza innanzitutto del fisioterapista, che a sua volta la aveva già attuata tempo fa. Resta comunque una attività molto bene accetta da parte dei molti anziani che partecipano, i quali sono molto ben disposti a stare insieme per fare qualcosa. Va da sé che dal mio punto di vista riveste notevole importanza il fattore umano e psicologico, mentre sicuramente cambierà da un ottica fisioterapica. Ma riveste comunque grande centralità, ed è molto bello vedere queste persone cercare di ripristinare con un particolare piacere ludico il loro rapporto che nel frattempo si è andato assottigliando nei confronti di un corpo qualche volta malato e con qualche acciacco. G. si impegna attentamente ed è tutto concentrato ad osservare quello che propone il fisioterapista, come pure R. la quale generalmente ha un carattere piuttosto introverso: probabilmente anche per via di un ictus che le ha colpito l’area del linguaggio provocando così una afasia che ha compromesso seriamente le capacità linguistiche, ecco allora che il linguaggio del corpo per esprimersi diventa di primaria importanza. Vi sono poi le attrezzature tutte colorate (rosse,verdi,gialle,blu), le quali danno un tocco di vitalità: prima vengono usati dei bastoni idonei per gli esercizi necessari, poi dei palloni. E così tra un movimento in su, uno in giù o di lato e tanti altri, vengono accentuate tutte quelle movenze che servono a migliorare la postura ed i gesti. Ragazzi siete grandi, continuate così.
L’animatore. Dott. Gabriele Olivieri
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